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Sword Art Online – Recensione prima stagione

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Esistono molte serie che trattano di argomenti futuristici o, come sta accadendo tutt’ora nella tecnologia di oggi, dello sviluppo di una realtà aumentata per il mondo online, in grado di farci provare le stesse emozioni e sensazioni che si proverebbero nella quotidianità della vita. Se cercavate un anime composto da questi ingredienti, perché non provare a guardare uno dei più amati e controversi di sempre? Link, start!

Sword Art Online

Sword Art OnlineNato da una idea di Reki Kawahara, Sword Art Online è una serie light novel ambientata in un Giappone molto vicino alla nostra realtà, nel 2022, dove la tecnologia nel campo del VR (Virtual Reality) si è così espansa tanto da diventar di uso comune tra le persone. L’argomento è riuscito a coniugare molti aspetti che le persone richiedevano in un anime e, proprio questo, sembra aver lanciato Sword Art Online al successo: ambientazioni fantasy molto simili a quelle degli RPG, ma con personaggi dai tratti caratteristici dell’età moderna, in modo che ognuno possa trovare dei punti in comune col protagonista.

Perché la tecnologia VR funzioni, si ha bisogno di un oggetto chiamato NerveGear. Esso permette di vivere, attraverso la manipolazione dei segnali mandati dal cervello alle parti del corpo dell’utilizzatore, le varie azioni che si effettuano nel videogioco, come se avvenissero nella realtà. Essendo di uso comune, il NerveGear sarà usato anche dal protagonista principale della serie, Kirito. Il ragazzo, abile videogiocatore ed appassionato di informatica, era riuscito ad accedere alla versione beta di Sword Art Online e, avendo testato con mano l’enorme passo in avanti portato dal primo gioco VRMMORPG, nulla l’avrebbe trattenuto dal provare la versione definitiva. Durante il primo giorno di rilascio, qualcosa andrà storto e porterà un forte cambiamento nella vita di Kirito, proiettandolo verso un sottile confine tra realtà e fantasia. Diversi giocatori verranno influenzati da questo accadimento, compresa Asuna: ragazza combattiva, ma allo stesso tempo fragile ed insicura, che si troverà spesso a condividere molti momenti con il protagonista della serie, forse l’unica persona affidabile all’interno di Sword Art Online.Sword Art Online

Quello che salta agli occhi, nella composizione di questo anime, è sicuramente un’attenzione maniacale per le caratteristiche psicologiche dei vari personaggi: ognuno di loro ha un carattere ben definito, ma subirà dei cambiamenti in base alle diverse situazioni che appariranno nel corso della storia, come nella vita reale. Questa caratteristica rende Sword Art Online unico nel suo genere, denotando un forte accanimento nella spiegazione mentale dei personaggi, senza escludere il più piccolo dettaglio.

Sword Art OnlineL’aspetto negativo di Sword Art Online è visibile già nelle prime puntate e potrebbe portare qualche grattacapo a chi si affaccia per la prima volta a questa tipologia di anime: i salti temporali di trama. Tra una puntata e l’altra, capita che certi fatti vengano tralasciati per dare spazio a quelli più significativi, lasciando dubbi su come Kirito, o gli altri protagonisti, siano arrivati in una determinata situazione. Visto che si tratta di un gioco dalle tematiche RPG, in Sword Art Online il farming (accumulo di esperienza attraverso il compimento di missioni o uccidendo mostri) è importante per salire di livello ed accedere alle zone più difficoltose, ma è un aspetto piuttosto noioso e ripetitivo. Queste scene di farming non sono presenti nell’anime, proprio per evitare questo aspetto negativo. La conoscenza degli altri personaggi di Sword Art Online è un poco forzata in certi punti, in altri non viene bene spiegata e tralascia qualche dubbio, ma che verrà prontamente spiegato nel proseguimento dell’anime.

A livello musicale, la serie presenta due diverse opening ed ending, con l’inserimento di alcuni temi durante i vari episodi. Tutte queste musiche sono di alta qualità, portano la persona ad ascoltarle più e più volte, soprattutto per la capacità di adattarsi perfettamente alle vicende raccontate in Sword Art Online.

Sword Art OnlineUn altro punto positivo è sicuramente il disegno, rappresentato sicuramente dai tanti paesaggi presenti nell’anime. E’ sicuramente indiscutibile il grado di perfezione in certi punti, mentre non si è di certo rifiutato l’inserimento di dettagli particolari che servissero a dare più personalità ai personaggi. Non sono presenti effetti in pieno stile hollywood, ma in Sword Art Online non servono: ci si concentra su aspetti ben diversi, lasciando nel dimenticatoio la spettacolarità. Per alcuni, però, questo potrebbe essere anche un punto a suo sfavore.

I finali della prima e della seconda parte di Sword Art Online sono incredibilmente pieni di colpi di scena, potrebbero anche strapparvi qualche lacrima grazie alle molte emozioni trasmesse. Sicuramente la caratterizzazione dei personaggi ha giocato un ruolo fondamentale in tutto ciò, influenzando notevolmente il finale in sé.

Vi siete già innamorati di questa serie? Se la vostra risposta è affermativa, dovete spostare la vostra attenzione anche sulla seconda stagione di Sword Art Online (presto recensita su questo sito) e sul nuovo film, in questo momento in lavorazione, dedicato a questa incredibile saga (potete trovare il link riferito a questa notizia QUI). Il mondo virtuale è pronto ad accogliervi e, se comincerete ad appassionarvi alla storia di Kirito ed Asuna, non li lascerete più.

Spero che la recensione vi sia piaciuta e auguro una buona visione a tutti.

9.0 Ottimo
  • Storia 8.0
  • Caratterizzazione personaggi 10
  • Disegni 8.0
  • Musiche 9.0
  • Finale 10
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Autore

Scrittore per "Anime, Fumetti e Manga". Appassionato ai videogiochi, alla scrittura e al mondo di internet.

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