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Pensieri di un videogiocatore: “Videogiocatori”

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Premetto che questo è un argomento dove molte persone hanno detto la loro per cui non ci vedo nulla di male a dire come la penso.

Videogiocatore. quante volte avete sentito questa parola o l’avete usata nel descrivervi?
Ma ora che il mondo videoludico è diventato così grande ci si può ancora definire tali? Mantiene ancora il suo significato iniziale? Sono domande piuttosto banali, ma le risposte non sono cosi scontate.
Videogiocatore. Solo pronunciarlo fa storcere il naso a molti mentre altri difendono ad ogni costo questa categoria, ed a quanto pare a questi ultimi piace dividerlo in tre gruppi ben distinti.

  • Videogiocatori della vecchia scuola: ci si definiscono di solito le persone dai 25 anni in su,
    che parlano di come i loro videogiochi sui cabinati erano i migliori, di come buttavano migliaia di lire in gettoni perché erano difficili, ben strutturati ma sopratutto di come erano tutti diversi tra loro.

  • I nuovi videogiocatori: in questa categoria di solito fanno parte i bambini e i neo maggiorenni, quindi possiamo chiuderli in un età compresa tra i 12 e i 19 anni.
    Loro, a differenza della vecchia scuola, credono di sapere tutto, hanno giocato tutto, e di solito evitano i giochi “difficili” o con un minimo di sfida (basti pensare al successo che ha avuto Minecraft negli ultimi anni).

 

  • Casual o finti videogiocatori: questa è la categoria più vasta, se cosi si può definire. Ci sono tutte quelle persone che non sono appassionate di videogiochi o lo fanno solo per moda. Non hanno un età precisa (diciamo che variano dai 10 ai 40?), al contrario dei newbie loro bramano giochi super difficili (anche se raramente li finiscono) e retrò solo per dimostrare quanto amino i videogiochi.

A grandi linee e con non pochi cliché, abbiamo cercato di spiegare come viene suddivisa la categoria del videogiocatore, dal videogiocatore.
Leggendo sopra sembra che tutto sia merda e sbagliato (e probabilmente è cosi) ma ancora non siamo arrivati al punto della questione: possiamo ancora definirci videogiocatori?
Dopo quanto detto prima azzardo una risposta, se per essere un videogiocatore bisogna rientrare in una di quelle categorie allora mi rifiuto di essere considerato tale, perché per esserlo non bisogna parlare al passato, (certo la nostalgia è bella ma non bisogna rimanere nel passato bollando come negativo tutto il futuro), non bisogna far credere che si è migliori degli altri non volendosi però migliorare, essere competitivi è una cosa che fa parte del essere umano (poi è sempre bello battere un proprio amico e vederlo rosicare), non bisogna dimostrare a nessuno quanto amiamo i videogiochi cercando sfide impossibili o giocare per forza quel gioco che tutti hanno.
La cosa bella dei videogiochi è che esistono tanti generi e titoli differenti. Perché privarsi della scoperta di qualche gioco che magari ha venduto poco ma che potrebbe diventare il vostro preferito?

Ho cercato di rispondere a queste domande come meglio credevo. Il mondo videoludico è sempre in
evoluzione ed in continua espansione e come per la chimica, nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
Per far si che questa nostra passione continui ad evolversi e trasformarsi dobbiamo smettere di portarla all’estremo puntando il dito contro chi non la pensa o gioca come noi.

E poi in fondo non sono anche io un altro che si lamenta dei videogiocatori?

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Autore

Videogiocatore per passione,da sempre non si fa problemi a dire quello che pensa su questo vasto mondo,cercando di strappare qualche risata e facendo riflettere

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