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Star Wars: Battlefront – primo sguardo alla Open Beta

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Abbiamo provato il nuovo Star Wars: Battlefront! Ecco le nostre prime impressioni e vi ricordiamo che la open beta sarà disponibile su Origin fino al 12 Ottobre.

Alcune cose ci sono piaciute, altre un po’ meno… Ma partiamo con ordine.

Il gioco si presenta stabile, intuitivo e apparentemente ben ottimizzato a livello grafico. Il motore Frostbite 3 fa la sua porca figura presentando una qualità addirittura superiore a quella del cugino Battlefield 4, primo gioco su cui entrò in funzione.
I personaggi e le ambientazioni, come anche gli effetti dei blaster, le esplosioni e i suoni sono perfettamente fedeli al franchise di Star Wars. Tutto è stato riprodotto accuratamente per offrire un’esperienza di gioco che immerge il giocatore direttamente nelle battaglie che Lucas ha portato sul grande schermo ormai 40 anni fa.

Modalità di gioco
Nel menu principale troviamo Multiplayer e Missions. Quest’ultimo permette di accedere ad alcune missioni giocabili in locale da soli o con un amico in schermo condiviso, scelta abbastanza curiosa per un fps di questi tempi.
All’interno di questa sezione possiamo trovare il classico Training, la modalità Battles che ci permetterà di combattere diverse battaglie contro un amico o contro l’IA e infine l’unica modalità al momento disponibile nella beta, Survival, giocabile sia in singolo che in cooperativa locale.

Progressi e sbloccabili
Il progresso di gioco si sviluppa a livelli come già visto in Battlefield 4, al termine di ogni partita Multiplayer il giocatore guadagnerà punti esperienza in base alle azioni intraprese nel gioco e alle vittorie ottenute. Salendo di livello si potrà sbloccare l’acquisto di nuove armi oppure delle “carte”. Le carte rappresentano oggetti o potenziamenti che possono essere equipaggiati (fino ad un massimo di tre) e utilizzati illimitatamente durante la partita, ovviamente con un discreto tempo di attesa tra un uso e l’altro.
Tutti gli oggetti sbloccabili, e quindi anche l’equip scelta, sembrerebbero universali e non specifici a seconda della fazione utilizzata. Per concludere, non esistono classi, almeno non al momento.

Gameplay
Una scelta curiosa che salta subito all’occhio del giocatore non alle prime armi è la modalità di mira. Cliccando con il tasto destro del mouse per attivare lo zoom dell’arma la visuale passa in quella che possiamo definire “modalità cecchino”, l’arma sparisce e rimane visibile unicamente il mirino, a differenza di altri titoli in cui lo zoom avvicina semplicemente il punto di vista del giocatore al mirino dell’arma. Questo dettaglio potrebbe far storcere il naso ai più tradizionalisti, ma staremo a vedere se EA deciderà di apportare modifiche in proposito.
I velivoli come il famoso caccia TIE o l’intramontabile X-Wing risultano inaspettatamente più maneggevoli di quelli visti in titoli analoghi. Ogni veicolo ha 2 o 3 abilità che è possibile utilizzare allo stesso modo delle carte viste in precedenza.
Infine non sono presenti munizioni, le armi hanno un indicatore di surriscaldamento e il pulsante di ricarica può essere utilizzato per raffreddare l’arma quando l’indicatore raggiunge il culmine (non prima, se l’indicatore non raggiunge il massimo dopo pochi secondi torna a zero in automatico).

Multiplayer
Arriviamo al punto cruciale di questo titolo.
Il multiplayer sembra svilupparsi in diverse modalità a seconda della mappa. Ad esempio nella demo abbiamo potuto giocare alla mappa Drop-Zone, nella quale le due squadre devono conquistare e difendere diversi punti presenti sulla mappa. Ogni volta che una squadra conquista un punto di controllo guadagna un ticket, quella con più ticket ovviamente vince.
La seconda mappa disponibile nella beta è Hoth, il famoso pianeta ghiacciato presente nel secondo capitolo della trilogia classica. In questa mappa la modalità di gioco cambia e segue il percorso tracciato dalla storia. Le truppe imperiali dovranno avanzare e guadagnare sempre più terreno fino al raggiungimento dell’obiettivo, mentre i ribelli dovranno resistere e distruggere gli AT-AT in mano alle forze nemiche.

Entrambe le modalità però presentano un difetto abbastanza evidente. I punti di spawn sono fissi, e cambiano a rotazione nella prima mappa in base alla posizione delle forze nemiche, mentre nella mappa di Hoth variano in base allo stato di avanzamento delle truppe imperiali. Nonostante ciò però rimangono fissi e questo purtroppo fa sì che molti giocatori entrino in gioco direttamente davanti alle truppe nemiche e vengano falcidiati ancora prima di rendersi conto di cosa li ha colpiti.

Il multiplayer per ora risulta poco bilanciato e il sistema di spawn non gestisce al meglio il rientro delle truppe.

In conclusione si tratta di un titolo con molte potenzialità, forse alcune non ancora espresse appieno ma se siete amanti di Star Wars o volete semplicemente godervi uno sparatutto diverso dal solito vi consigliamo vivamente di provarlo e vi ricordiamo che il titolo uscirà il prossimo 19 novembre per PC, PS4 e Xbox One.

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Autore

Programmatore, fan di Evangelion, videogiocatore dall'età di 6 anni, appassionato di anime e manga. Se questo non dovesse bastare...buttiamoci in mezzo anche un po' di Star Wars e nerdate simili.

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