DanMachi – Recensione

Sempre più persone si stanno appassionando al genere fantasy, tendenza confermata pure negli anime, proponendo molte serie incentrate su questo aspetto. Uno di questi è DanMachi, distintosi per le sue tante caratteristiche, positive e non.

Uscito nell’Aprile del 2015, Dungeon ni deai o motomeru no wa machigatteiru darō ka – DanMachi (È sbagliato cercare di incontrare ragazze in un dungeon?) è un adattamento anime di una serie light novel composta da nove volumi, scritti da Fujino Ōmori ed illustrata da Suzuhito Yasuda. In Giappone ha riscosso un buon successo, tanto da spingere i fan a chiedere c
on insistenza una seconda stagione. Quest’ultima non è stata ancora confermata, ma sembra tuttora in lavorazione.

Gli avvenimenti di DanMachi si svolgono nella città di Orario, famosa per la presenza di un enorme ed intricato dungeon sotterraneo, disseminato da mostri e frequentato solamente dagli avventurieri. Quest’ultimi dovranno eliminare più esseri possibili per raccogliere gemme, utili per essere scambiate successivamente con del denaro vero e proprio. Non tutti gli avventurieri possono entrare nel dungeon: solo gli aderenti ad una famiglia, capitana da un dio o da una dea, ne hanno il permesso. In tutto questo si farà la conoscenza di Bell Cranel, avventuriero alle prime armi e sempre rifiutato da molte famiglie, fino all’incontro con Hestia, una strana e simpatica dea che lo accetta nelle sue file. La divinità, purtroppo, è molto povera e può contare sull’unico membro della famiglia, Bell, il quale cercherà di guadagnare il più possibile e senza perdere la vita. Durante una normale giornata passata ad eliminare mostri e raccogliere gemme, l’avventuriero incontrerà una bellissima ragazza che gli modificherà per sempre la vita all’interno dungeon.La trama può sembrare fin troppo classica per un anime dedicato al genere fantasy, ma la pazzia e la comicità dei personaggi assicurano molte risate all’interno di ogni singola puntata. Ovviamente non mancheranno le scene di combattimento e di sangue, contornate da ottime animazioni che non lasceranno delusi anche i più esigenti. L’opening e l’ending dell’anime sono orecchiabili: la prima più adatta ad un’anime di questo genere, mentre la seconda non è nulla di eccezionale.

Una seconda stagione è quasi richiesta per questo anime, visto che nell’ultima puntata è presente un’incredibile ed inaspettato colpo di scena. Quest’ultimo ingrediente, aggiunto alle molte qualità presenti in DanMachi, rende l’anime perfetto per chi vuole vedere dodici puntate senza mai annoiarsi, ma divertendosi allo stesso tempo.

Detto questo, vi auguro una buona visione. Ringrazio Candy (membro dello staff di chotto-matte.net) per avermi fatto conoscere DanMachi, serie dalle grandi potenzialità.