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Inside Out – Recensione

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Alcune persone ritengono che i lungometraggi animati, come quelli prodotti dalla Disney, Pixar, Dreamworks ecc., siano solo un semplice mezzo di intrattenimento per bambini. Altri invece credono l’opposto: ritengono infatti che ci sia dell’altro, un significato molto profondo. Chi più e chi meno.

Parlando di Inside Out, diretto da Pete Docter insieme al co-regista Ronnie del Carmen, il tutto viene stravolto. È come se questo lungometraggio sia stato creato pensando prima agli adulti e solo in seguito ai bambini di tutto il mondo.

La prima cosa che rende questo film un capolavoro è l’idea base, ovvero lo studio della nostra mente e, in particolare, ciò che riguarda le emozioni e i nostri sentimenti. In molti, durante il corso della storia, hanno cercato di spiegare con varie teorie tutto ciò, basti pensare al famoso psicologo Freud. La Pixar, con tanta maestria, mostra di aver preso spunto da tutte queste ipotesi e, in modo fantasioso, ha dato vita a una parte di noi che, ancora oggi, è praticamente sconosciuta.

Ad inizio film si farà la conoscenza di quella che sembrerebbe la vera protagonista, la appena nata Riley. Dico “sembrerebbe” visto che, in realtà, i vari protagonista di questa storia sono le 5 emozioni base che possiedono il controllo della mente della bambina,.

La prima di queste è Gioia, l’emozione predominante in Riley, considerata la leader del gruppo anche se, paradossalmente, durante il corso della storia si scopriranno un sacco di sue sfaccettature che, sicuramente, non la renderanno così perfetta come tutti credono. Si può dire che, tra le varie emozioni, Gioia è quella che è stata resa più umana. Lei è forte, sicura di sé, emana positività ma, allo stesso tempo, possiede delle debolezze derivanti principalmente dal desiderio di rendere Riley felice.

La seconda ad apparire è Tristezza, messa sempre da parte da tutti gli altri, che si rivelerà fondamentale per la buona condotta e crescita della bambina.

Entra poi in gioco Paura, la quale evita le situazioni pericolose insieme a Disgusto. Infine comparirà Rabbia, il più deciso e duro di tutti.

In seguito a un disguido, le due emozioni, Gioia e Tristezza, si allontanano dal Quartier Generale, lasciando alle altre 3 emozioni il controllo di Riley. Durante il loro viaggio visitano i luoghi più vivaci, ma anche oscuri della sua mente e, dopo varie peripezie, riusciranno a tornare alla base e a riordinare tutti i disordini che si sono creati.

In 94 minuti di film la Pixar vuole farci capire che, anche se in ognuno di noi può prevalere una determinata emozione sulle altre, nessuna deve essere lasciata in disparte, tutte devono essere provate e vissute per fare in modo che il nostro carattere si formi al meglio, senza nessun intoppo. Non è male provare paura, tristezza o disgusto, ma solo la gioia non può risolvere tutti i problemi della vita: in tanti momenti è necessario provare un sentimento diverso da quello. L’uomo è un “miscuglio di cose”, un insieme di pensieri, sensazioni ed emozioni che devono essere ascoltate e non trascurate.

Per quanto riguarda le animazioni non c’è nulla da dire, con questa pellicola la Pixar, ancora una volta, ci mostra la sua incredibile abilità. È veramente geniale il modo in cui è stato realizzato il subconscio, il baratro della memoria, la fantasia della piccola Riley, le sue abilità e il sentimento affettivo verso i suoi genitori. Senza tener conto della personificazione delle emozioni stesse, ideate giocando con forme e colori, ma associando ognuna di queste a un qualcosa che possa ricordare il loro “effetto” sulle persone: Gioia ricorda una stella, Rabbia una fiamma viva, Disgusto un broccolo, Paura un nervo e Tristezza una lacrima.

Le musiche di Michael Giacchino poi rendono tutta l’atmosfera ancora più magica e si adattano perfettamente ad ogni momento della trama.

In conclusione, Inside out ha una trama fantastica, può sembrare infantile ma alla fine è più che normale visto che viene messa in esame la mente di una bambina. La storia ci cattura dal primo istante e ci permette di vivere e provare, in prima persona, un momento particolarmente drammatico della vita di Railey e, di conseguenza, delle sue emozioni che cercano di rendere la vita della piccola bella e serena.

8.8 Ottimo
  • Trama 9
  • Colonna sonora 9
  • Doppiaggio 7
  • Animazione 9.5
  • Caratterizzazione personaggio 9.5
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Autore

Studio per diventare Tossicologa e sono una grande amante di anime, manga e lungometraggi animati. Nel tempo libero cerco sempre di scoprire le ultime novità in questo ambito e spero di potervi aiutare nella ricerca di una nuova serie da guardare o leggere!

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